CAMBIAMENTI DI VITA

Anche se ogni persona è diversa, la maggior parte dei cambiamenti epocali seguono uno schema preciso che è molto efficace anche perché contribuiscono a ridurre l’incertezza.

  1. La negazione. In realtà, il cammino verso il cambiamento non comincia quando scopriamo il problema, ma molto prima, quando lo neghiamo. In sostanza, in questa fase, le persone non hanno alcuna intenzione di cambiare o non considerano dei nuovi obiettivi, è come se vivessero un blocco emotivo. Ma il seme del dubbio è già piantato, la persona si sente a disagio per una situazione che non è del tutto soddisfacente. È come se una spessa coltre di nebbia si frapponesse tra noi e il problema, ma iniziamo a percepire che c’è qualcosa da risolvere, che la necessità di un cambiamento potrebbe essere proprio dietro l’angolo. In questa fase la cosa più normale è che vengano attivati i nostri meccanismi di difesa e che questi problemi che intravediamo attraverso la nebbia vengano occultati. Dal momento che preferiamo muoverci dentro della nostra zona di comfort e con la sicurezza di ciò che già conosciamo, è normale che si neghi il problema, ma la verità è che questo è già stato elaborato a livello inconscio. Il seme del cambiamento è già germinato.
  1. La contemplazione. A questo punto siamo già consapevoli che c’è un problema o un bisogno che ci spinge a cambiare. La nebbia si è dissipata e cominciamo a intravedere la situazione con una certa chiarezza. A poco a poco i dettagli diventano più chiari e ci rendiamo conto che è necessario fare un cambiamento importante nella nostra vita. In molti casi si tratta di una procedura dolorosa e piena di emozioni dal momento che ci dibattiamo tra la sicurezza che ci garantiscono le nostre abitudini e il cambiamento, che rappresenta l’incertezza e comporta anche un grande sforzo. Infatti, vi sono persone che trascorrono anni in fase di contemplazione senza riuscire a risolvere questa dicotomia, mentre altri passano all’azione molto più velocemente.
  1. La preparazione. In questa fase la persona ha già capito che il cambiamento è fondamentale e comincia a prepararsi ad affrontarlo. Fondamentalmente, si tratta di una preparazione dal punto di vista psicologico, che significa accettare un determinato compromesso con se stessi e divenire consapevoli delle azioni future. Abbiamo anche la tendenza a pensare alle persone che ci circondano e come potrebbero interpretare il cambiamento, alcuni potrebbero sostenerci, ma altri no, in questo caso ci prepariamo per un possibile allontanamento o per la rottura.

La fase di preparazione è fondamentale perché senza di essa si corre il rischio di agire troppo in fretta, e di essere impreparati dal punto di vista psicologico, un fatto che potrebbe portare a vari conflitti e potrebbe anche causare un blocco emotivo. Possiamo pensare a fasi simili a quelle che affrontano gli atleti durante l’allenamento per correre una maratona, senza questo programma probabilmente fallirebbero e interromperebbero la gara a metà. Tuttavia, si corre anche il rischio di rimandare a tempo indeterminato il cambiamento, semplicemente perché abbiamo paura.

Dobbiamo innanzitutto renderci conto che la certezza assoluta non esiste mai. C’è sempre un margine di errore, un certo grado di incertezza e dei fattori che non possiamo controllare. Inoltre, dobbiamo anche considerare che non siamo mai pienamente preparati per la strada che intraprenderemo perché spesso appaiono delle sfide che non avevamo prospettato. Pertanto, attendere fino a quando siamo al 100% è sicuramente il modo più diretto per restare immobili.